Il lavoro di web designer ai tempi dell’intelligenza artificiale

Giu,18 2024 | news

Parto dicendo una cosa molto semplice di me: confesso che io non sono mai stato un programmatore informatico, non ho mai programmato computer scrivendo linee di codice, non ho mai conosciuto a fondo i linguaggi di programmazione, non ho mai fatto studi, corsi di laurea o di formazione per conoscere i linguaggi di programmazione. Io sono sempre stato ciò che oggi vedo essere chiamato un “NO CODE DEVELOPER”. Dico questa cosa di me perché è importante, io mi propongo come mentore ed insegnante di chi vuole intraprendere il lavoro di web designer…in che modo uno che non ha mai studiato la programmazione dei computer può proporsi come insegnante di sviluppo di applicazioni web? Vi spiego. Nel 1998 ho avuto il mio primo approccio con il mondo del web. All’epoca ero laureato (Economia e Commercio con tesi di laurea in Marketing) da non molto e non è che si parlasse tanto di siti web come oggi. Avevo iniziato un’esperienza da “tirocinante” in un’azienda che si occupava di distribuzione di hardware e software di vario tipo a Milano. Proprio in quei mesi avevano lanciato, tra i vari progetti, quello che era uno dei primi esperimenti italiani di e-commerce. All’epoca era impossibile fare siti web senza un team di alcune persone, ognuna delle quali esperta in un ambito diverso: tecnico esperto di programmazione web, tecnico esperto di grafica, esperti di marketing e comunicazione, esperti di business writing. Già all’epoca io ebbi modo di capire che la conoscenza del marketing era fondamentale per chi voleva fare un sito web professionale: questo il motivo per cui fui messo sul progetto “e-commerce aziendale”. Da allora molte cose sono cambiate. Io ho fatto diverse esperienze nel marketing operativo di piccole aziende. Nelle piccole aziende non c’è tanto personale per cui sei spesso chiamato a svolgere diversi compiti e soprattutto a realizzare molte cose da solo. Avendo sempre avuto una buona attitudine e passione sia verso il disegno e la grafica, sia verso la scrittura, di fatto ho prodotto quasi sempre da solo tutto il materiale di marketing di cui le aziende per cui lavoravo avevano bisogno: brochure, biglietti da visita, articoli da utilizzare come redazionali, stampati vari da utilizzare durante le fiere di settore, ecc. Col tempo ho approfondito la conoscenza dell’informatica, grazie anche ad un’esperienza in una software house che si occupava di realizzare progetti di videosorveglianza intelligente, basata su videocamere collegate ad internet. Ciò mi ha consentito di capire meglio il funzionamento di tutti gli apparati hardware necessari a far funzionare impianti complessi che stanno in rete (server, router, storage, ecc) e le applicazioni software che servivano per gestire quegli impianti stessi, che nel frattempo erano diventate prevalentemente applicazioni web, cioè software che funzionavano senza la necessità di scaricare nulla sul proprio PC, proprio come un sito web.

Oggi che siamo alle soglie del lancio massivo sul mercato di un mondo tutto nuovo dentro cui immergersi per fare comunicazione pubblicitaria, sintetizzata nella cosiddetta “realtà virtuale”, le parole sopra sembrano scritte molti secoli fa. Tutti i vari “metaversi” che si apprestano ad offrire una nuova era nel campo della pubblicità, sembrano poter rendere un sito web una sistema antiquato. In realtà ciò che avviene è sempre una compresenza di vecchie e nuove tecnologie che si adattano: fare un sito web resta un biglietto da visita fondamentale anche se non si vende online.

Quindi cosa serve oggi per essere un buon web designer? Le skill di base sono sempre le stesse: marketing e comunicazione, grafica pubblicitaria, linguistica,  tecnologie informatiche. Anche se ho detto che oggi quasi non serve per nulla essere un programmatore informatico per fare siti web, conoscere la logica alla base dei linguaggi html, php, css, javascript, ecc risulta ancora utile, ma oggi si possono utilizzare strumenti in grado di bypassare la scrittura del codice alla base del sito web. Con l’intelligenza artificiale i siti si costruiscono tramite dei cosiddetti builder, dei costruttori appunto di siti che utilizzano delle “interfacce intelligenti” che fanno sì che tu possa costruire il sito sulla base di un approccio molto più visuale e nello stesso tempo, mentre tu lavori direttamente sul front-end, ci sono tecnologie che agiscono in background scrivendo il codice. Quindi il codice non lo devi più scrivere tu. Questa è un’evoluzione dei tempi, un progresso che è stato raggiunto grazie al modo in cui si sono evolute le macchine (i computer, i loro sistemi operativi ed i software alla base delle varie applicazioni) e quindi alla possibilità di un’interazione di tipo “più umano” fra l’utilizzatore ed il computer.  Detto questo ripeto che la cosa fondamentale oggi per creare dei siti web professionali è avere delle competenze di marketing, competenze di grafica (capacità di utilizzare i tool con i quali si fa grafica pubblicitaria) ed una buona capacità di usare un linguaggio utilizzato nel mondo del business. Data la semplificazione nella fase della produzione, oggi anche un freelancer che compie il lavoro quasi esclusivamente da solo, diventa in grado di offrire prodotti professionali e consulenza di buona qualità nell’ambito delsegmento di mercato di riferimento. Professionisti, commercianti (con l’e-commerce) e piccole aziende possono efficacemente essere servite da un web designer come me, senza la necessità di doversi rivolgere ad una agenzia web strutturata, che ha dei costi molto più alti.

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